Frutto di anni di esperienza in sala operatoria, di attente ricerche e dei progressi raggiunti in ambito tecnologico, i Metodi THD® GateKeeper e THD® SphinKeeper sono una risposta efficace all’incontinenza fecale.
Chi soffre o ha sofferto di incontinenza fecale conosce bene i gravi disagi conseguenti alla malattia: oltre al disagio fisico questa condizione porta con sé anche un disagio di natura psicologica ed emotiva.
Questi due metodi sono tecniche chirurgiche innovative che comportano l’inserimento di impianti auto espandenti nello spazio intersfinterico, migliorando la funzionalità e il supporto degli sfinteri anali (interno ed esterno), responsabili del contenimento e del rilascio delle feci nel momento dell’evacuazione.
Il Metodo THD® GateKeeper e il Metodo THD® SphinKeeper garantiscono un’elevata efficacia con la riduzione al minimo dei livelli di invasività e dolore per il paziente.
Queste due tecniche, seppur apparentemente simili, non sono interscambiabili; il Metodo THD® GateKeeper è adatto a casi di incontinenza fecale lieve o soiling, mentre il Metodo THD® SphinKeeper è stato ideato e pensato appositamente per trattare i casi di incontinenza fecale più severi.
Il Metodo THD® GateKeeper e il Metodo THD® SphinKeeper vengono eseguiti dal chirurgo proctologo tramite l’utilizzo di una speciale apparecchiatura, grazie alla quale si individuano con precisione e sicurezza le zone su cui intervenire, ovvero lo spazio intersfinterico.
Questi metodi rientrano nella categoria degli interventi mini-invasivi; la loro innovatività risiede nel fatto che sono interventi di breve durata che richiedono tempi di degenza ridotti.
Prima di essere sottoposti al Metodo THD® GateKeeper e al Metodo THD® SphinKeeper è necessario effettuare accertamenti diagnostici, solitamente di semplice esecuzione (visita proctologica, manometria anale, ecografia endoanale), che stabiliranno se queste procedure siano idonee o meno.
Dopo la visita del proctologo, riscontrata la necessità dell’intervento, il Metodo THD® GateKeeper o il Metodo THD® SphinKeeper permettono al paziente di affrontare in assoluta tranquillità sia la preparazione che il decorso post-operatorio.
Di norma questi interventi sono di breve durata e richiedono tempi di degenza ridotti.
Successivamente all’intervento è richiesto un riposo, cautelativo, di 48 ore. Dopo questo periodo è possibile tornare alle normali attività.
Basterà aspettare solamente qualche settimana per poter riprendere le attività fisiche più impegnative come ad esempio correre e nuotare.
Di norma, non esistono gravi complicanze: queste due metodiche si propongono di curare il problema dell’incontinenza fecale con limitatissimi rischi, senza alcuna significativa sofferenza o cambiamento dell’aspetto fisico e con effetti duraturi nel tempo.
L’efficacia nel tempo del Metodo THD® GateKeeper è stata comprovata da uno studio scientifico multicentrico.
Titolo: Multicentre observational study of the Gatekeeper™ for faecal incontinence
Autori: Ratto C., Buntzen S., Aigner F., Altomare F., Heydari A., Donisi L., Lundby L. and Parello A.
Fonte: British Journal of Surgery, Volume 103, Issue 3, pages 290-299, February 2016
Questo studio, coordinato dal Prof. Carlo Ratto del Policlinico Universitario Gemelli di Roma, ha coinvolto 5 centri europei confermando l’efficacia e la sicurezza del metodo THD® GateKeeper nel trattamento chirurgico mini-invasivo dell’incontinenza fecale.
Sulla base dei dati raccolti, dopo l’intervento con THD® GateKeeper si è osservato un significativo miglioramento nella continenza di gas, feci liquide e feci solide con notevole beneficio sulla qualità di vita dei pazienti trattati.
Lo studio è consultabile online in versione integrale sul sito della rivista scientifica British Journal of Surgery