Postoperatorio Metodo THD Doppler: cosa aspettarsi

Il Metodo THD® Doppler è un metodo mini-invasivo per il trattamento della patologia emorroidaria con un postoperatorio che permette la veloce ripresa delle attività quotidiane.

Cosa ci si deve aspettare dopo l’operazione?

Si prova dolore dopo il Metodo THD® Doppler?

Il Metodo THD® Doppler è una tecnica innovativa in quanto mini-invasiva.

Questo significa che non prevede l’asportazione di tessuti, annoverandosi tra le tecniche non cruente di trattamento della patologia emorroidaria.

L’intervento prevede l’inserimento di alcuni punti di sutura al fine di riportare ad una condizione di normalità l’afflusso di sangue alle emorroidi.

Tali punti di sutura sono effettuati al di sopra della linea dentata, in una zona che è anatomicamente meno sensibile al dolore.

Il Metodo THD® Doppler, essendo in ogni caso un’operazione chirurgica, può quindi prevedere una fisiologica sensazione di dolore nel postoperatorio, ma si tratta comunque di un dolore ridotto e limitato ai primi giorni del postoperatorio.

Per ovviare a questo fastidio possono essere prescritti degli antidolorifici per precauzione, ma non sono sempre strettamente necessari.

Il dolore percepito è quindi molto poco rispetto ad operazioni classiche come l’emorroidectomia.

Quali sintomi comuni si provano dopo l’operazione?

Nei primi giorni nel postoperatorio possono presentarsi due sintomi comuni che dopo qualche giorno scompaiono: il tenesmo e il sanguinamento residuo.

Il tenesmo è il sintomo più comune. Corrisponde al falso stimolo percepito di riempimento e necessità di andare di corpo.

Il tenesmo è dovuto alla normale reazione del corpo ai punti di sutura. Nei primi giorni la zona che è stata operata avrà quindi un lieve gonfiore.

Trattandosi quindi di un gonfiore localizzato nel canale anale, la sensazione che si percepisce è quella di dover andare di corpo.

L’istinto è quindi quello di andare in bagno per evacuare, per poi scoprire che non c’era necessità.

Si tratta di un sintomo molto frequente e che scompare da solo nel giro di qualche giorno.

Il secondo sintomo frequente dopo l’operazione di THD® Doppler è un sanguinamento residuo nei primi giorni del postoperatorio.

Questo iniziale sanguinamento è dovuto ai punti di sutura che vanno a ridurre progressivamente l’afflusso di sangue eccessivo alle emorroidi.

Nel giro di qualche giorno il sanguinamento scompare da solo oppure con una breve terapia medica prevista nel postoperatorio al fine di ristabilire il benessere del microcircolo che era alla base della patologia emorroidaria stessa.

Che accorgimenti bisogna porre nel postoperatorio?

Dopo l’intervento è possibile riprendere l’attività di vita normale, ponendo una dovuta precauzione nei primi giorni di postoperatorio.

Nella prima settimana di postoperatorio bisogna stare attenti a non spingere troppo quando si va al bagno, in modo da non danneggiare le suture che ancora non si sono riassorbite.

Bisogna inoltre correggere tutti gli aspetti che hanno causato la patologia emorroidaria in primo luogo.

Prima di tutto è necessario correggere la stitichezza tramite un’alimentazione con un corretto apporto di fibre di origine naturale (link articolo fibre).

In secondo luogo è bene correggere lo stile di vita, facendo quindi un po’ più di esercizio fisico ed evitando il consumo di alcoolici.

In questo processo a guidarci ci sarà anche il nostro medico, con cui faremo una visita di controllo nel postoperatorio tendenzialmente a 15 e a 30 giorni.

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Le emorroidi possono tornare dopo il Metodo THD® Doppler?

Una delle paure più frequenti è il ritorno delle emorroidi dopo l’operazione, ovvero le emorroidi recidive.

Il Metodo THD® Doppler ha una percentuale molto bassa di ricomparsa delle emorroidi: questo può accadere quando, ad esempio, l’operazione è riuscita con successo ma in seguito il paziente non cambia le proprie abitudini di vita che hanno causato in primo luogo la patologia emorroidaria.

Nel caso in cui le emorroidi tornassero è possibile comunque ripetere l’operazione.

Il Metodo THD® Doppler preserva infatti le componenti anatomiche in modo da poter tornare ad agire in caso di necessità.

Tuttavia, il Metodo THD® Doppler rappresenta un metodo efficace per il trattamento della patologia emorroidaria.

2 Commenti

  • Buongiorno. Sono stato operato di emorroidi nel 2007 con intervento chirurgico tradizionale. Circa 16 mesi fa, ho avuto un virus intestinale con continue scariche di diarrea, circa 7 in una nottata. All’indomani ho iniziato a sentire le emorroidi al lato opposto di dove fui operato nel 2007. La mia domanda è se posso sottopormi ad intervento thd? O devo continuare con intervento tradizionale? Faccio presente che sono stato operato pure per ragade.
    Distinti saluti.

    • Gentile Massimiliano,

      grazie per averci scritto.

      Le consigliamo di sottoporre il suo caso ad uno specialista della coloproctologia. Solamente dopo un’attenta valutazione del suo caso clinico specifico, valutando anche il precedente intervento a cui si è sottoposto, sarà possibile capire come procedere per trovare la tipologia di trattamento più efficace e risolutiva per lei.

      La invitiamo quindi a consultare il suo specialista di riferimento; laddove non avesse nessuno a cui rivolgersi in questa pagina http://blog.thdlab.it/centri-thd-emorroidi/ può trovare tanti specialisti in tutta Italia a cui rivolgersi.

      A presto,
      THD Salute e Benessere

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