Incontinenza fecale da sforzo: supera l’imbarazzo e scopri come affrontarla

Il Dr. Enrico Magni, Chirurgo Coloproctologo dell’Ospedale Privato Villa Serena, ci parla di un problema imbarazzante, ma che può essere affrontato e risolto con serenità: l’incontinenza fecale da sforzo.

 

Cos’è l’incontinenza fecale da sforzo?

L’incontinenza fecale da sforzo è un disturbo correlato fondamentalmente ad un’alterazione delle strutture di contenimento dell’ano che può portare a perdite di feci e/o gas.

 

Quali sono le cause dell’incontinenza da sforzo?

Nell’incontinenza fecale da sforzo si osserva un deficit del tono basale delle strutture di contenimento dell’ano”.

Questo determina una minore capacità di trattenere feci e gas quando si verifica un aumento della pressione addominale, come in caso di forte tosse o durante il sollevamento di pesi elevati.

 

Quali sono le situazioni più “a rischio”?

Io dico sempre ai pazienti che praticano sport come il sollevamento pesi che non devono mai sottovalutare come tale sforzo incida sull’aumento della pressione addominale, portando ad uno stress della componente retto-anale molto importante”.

L’incontinenza da sforzo si verifica spesso per un prolasso progressivo dovuto ad un’eccessiva pressione addominale, situazione che può presentarsi quando si praticano attività sportive o professioni che prevedono il sollevamento di pesi, ma anche a causa della mancata o insufficiente riabilitazione della componente retto-anale, ad esempio dopo un parto.

 

E le cattive abitudini da evitare?

Per prevenire o affrontare l’incontinenza fecale da sforzo è importante essere consapevoli e preparati a gestire correttamente fin da giovani le situazioni che potrebbero farla insorgere o peggiorare, come la gravidanza e le abitudini in bagno.

Per esempio non tutti sanno che è sbagliato passare molto tempo sul WC, perché questa abitudine porta ad una maggiore lassità dell’apparato retto-anale che con il passare del tempo può contribuire all’insorgenza dell’incontinenza da sforzo, ma anche di altri disturbi come la patologia emorroidaria.

 

Come trattare l’incontinenza fecale da sforzo?

L’incontinenza da sforzo va trattata prima di tutto con una buona riabilitazione del piano perineale, ma anche con un cambiamento delle abitudini alimentari e dello stile di vita, eliminando tutti quei fattori che determinano un aumento della pressione addominale.

“Questo va fatto anche attraverso la valutazione e correzione di quelle patologie che incidono sfavorevolmente sulla continenza, ad esempio disfunzioni quali il prolasso retto-anale che può portare a divulsione e problematiche progressive della continenza.”

Ma la cosa più importante per la riabilitazione del piano perineale è la rieducazione del paziente stesso.

La riabilitazione infatti deve essere continua e non deve essere svolta solo con il fisioterapista, ma anche a casa in autonomia, trasformandola quindi in una sana abitudine quotidiana.

 

Chirurgia mini-invasiva

Tuttavia nei casi più seri, quando la situazione non può essere risolta tramite la riabilitazione perineale e/o un cambiamento nello stile di vita, il medico può indirizzare il paziente verso procedure chirurgiche mini-invasive che permettono di affrontare il problema in modo rapido ed efficace.

Frutto di anni di esperienza in ambito coloproctologico, i Metodi THD® GateKeeper e THD® SphinKeeper costituiscono una risposta efficace al problema dell’incontinenza fecale.

Il Metodo THD® GateKeeper e il Metodo THD® SphinKeeper garantiscono un’elevata efficacia riducendo al minimo dei livelli di invasività e dolore per il paziente.

 

2 Commenti

  • Vorrei saperne di più su questo metodo.Se è molto invasivo e se può servire a me che ho subito un intervento in cui è stato lesionato il nervo pudendo.Con conseguenze importanti di perdite fecali. Grazie

    • Gentile Giovanna,

      può trovare maggiori informazioni sui Metodi THD GateKeeper e SphinKeeper al seguente link https://blog.thdlab.it/metodi-thd-gatekeeper-thd-sphinkeeper/

      Nella stessa pagina potrà trovare anche un elenco dei centri in Italia a cui rivolgersi per chiedere un parere riguardante la sua situazione clinica. Solamente dopo un’attenta valutazione del suo caso clinico specifico sarà possibile indicarle la terapia più adatta. Le consigliamo quindi di rivolgersi ad uno degli specialisti della coloproctologia che troverà digitando la sua città di appartenenza.

      A presto,
      THD Salute e Benessere

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