Fritto è buono tutto, anche l’aria!

Questo vecchio proverbio si addice perfettamente alla festa di Carnevale, periodo in cui è molto facile trovare dei fritti sulla tavola, soprattutto dolci.

La tradizione voleva che durante i festeggiamenti si dovessero cucinare dolci poco costosi e veloci da preparare, in modo da offrirli alla gente che vi partecipava. Per questo motivo nel nostro Paese ci sono varie tradizioni gastronomiche che propongono dolci tra i più svariati e dai nomi più fantasiosi, naturalmente tutti fritti!

Come ognuno di noi sa, mangiare con frequenza alimenti fritti e ricchi di grassi non fa per niente bene alla salute. Vediamo quindi qui di seguito come potete alleggerire o variare alcuni dei più famosi fritti di Carnevale.

Chiacchiere…al forno

Le famose Chiacchiere sono diffuse in tutta Italia con nomi molto diversi tra loro, come frappe, bugie, rosoni, lattughe, ecc… Questi sono per eccellenza i dolci più conosciuti ed anche più semplici da preparare, in quanto consistono di un impasto composto solo da farina, uova, zucchero, burro, limone e un liquore a scelta. Il tutto va poi, naturalmente, fritto in padella! Se volete ottenere una versione più light di questo dolce, potete anche provare con la cottura in forno, magari aggiungendoci un po’ di lievito!

Castagnole con mousse di mela

Un altro dolce molto diffuso sono le Castagnole o Favette, con forma simile alle castagne, composte da uova, farina, burro e zucchero e poi fritte in olio bollente. Per i più golosi, questi dolcetti possono anche essere riempiti con crema pasticcera o panna. Una versione più leggera ma altrettanto sfiziosa, e allo stesso tempo molto delicata, è quella con le mele: basta frullare una mela ben matura e usarla come farcitura. Il risultato sarà ottimo! Le mele, inoltre, sono un’ottima fonte di fibre. Per chi invece vuole evitare la frittura, anche di questo esiste la variante al forno, tra l’altro praticata spesso anche nei secoli scorsi.

Struffoli con miele di acacia

Nella tradizione napoletana, a Natale e a Carnevale, gli Struffoli non possono mancare! Durante la preparazione di queste deliziose palline dolci, ovviamente fritte, nulla è lasciato al caso. Il vero struffolo deve essere infatti di dimensioni molto piccole in modo da “raccogliere” la maggior quantità di miele possibile. Se proprio non volete rinunciare alla versione fritta di questo dolce, optate per l’utilizzo del miele di acacia. Questo miele, dall’aspetto limpido e con un sapore molto delicato, è ricco di proprietà benefiche, adatto anche a chi soffre di diabete di tipo leggero e stipsi: il suo blando potere lassativo dipende dall’alta concentrazione di fruttosio che, assorbendo l’acqua presente nell’intestino, facilita l’evacuazione delle feci.

Ravioli con ricotta e cioccolato fondente

I Ravioli dolci, tipici della pasticceria laziale e toscana, si trovano anche in altre regioni d’Italia, sebbene con nomi e ripieni diversi. La farcitura tradizionale è composta da ricotta di pecora. Una volta richiuso, il raviolo viene fritto in padella e spolverizzato con zucchero a velo. Come per gli altri dolci, anche per questo la cottura può essere effettuata al forno e magari potreste darci un tocco in più di gusto aggiungendoci qualche goccia di cioccolato, rigorosamente fondente però! Anche se presente in piccole quantità, vi ricordiamo che il cioccolato fondente (almeno al 70%) ha molteplici proprietà, tra cui un’alta percentuale di flavonoidi, antiossidanti naturali in grado di proteggere le nostre arterie.

Zeppole e olio extravergine di oliva

Concludiamo, infine, con le Zeppole, tipiche dell’Italia Meridionale e della Sardegna ma ormai diffuse in tutte le nostre regioni. Questa specialità viene preparata seguendo diverse ricette, a seconda della regione, e anche le forme possono essere varie. Le più tipiche hanno la forma di una ciambella e sono farcite con crema pasticcera. Si dice che le zeppole per essere perfette debbano assorbire tanto vino quanto quello che viene ingerito alla fine di un pasto! Se proprio volete friggerle, vi consigliamo di utilizzare l’olio extravergine di oliva. Questo tipo di olio, a differenza degli altri, è ricco di polifenoli che, insieme ad altri componenti quali i fitosteroli, il beta-carotene e la vitamina E, hanno proprietà antiossidanti in grado di contrastare l’attività dei radicali liberi. Inoltre, è ottimo da utilizzare in frittura in quanto il suo punto di fumo, ossia la temperatura massima che può raggiungere un olio prima che inizi a bruciare e quindi a produrre sostanze nocive, è piuttosto alto (180°).

Questi e tanti altri sono i dolci che si trovano sulle nostre tavole in questi giorni…e voi che tradizioni avete per Carnevale? Quali altri dolci preparate?

E se è vero che il fritto non fa proprio bene alla nostra salute, un detto dei nostri antenati diceva: “Una volta all’anno è lecito festeggiare”!  🙂

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