L’esperienza dell’infermiere Carmine Marra con il Metodo THD GateKeeper
Carmine Marra, infermiere presso l’Ambulatorio di Proctologia e Stomaterapia del Policlinico di Baggiovara, parla della sua esperienza clinica con i pazienti affetti da incontinenza fecale, descrivendo il loro disagio di fronte ad una patologia con forti ricadute sulla qualità di vita sia in ambito lavorativo che affettivo e come lo hanno superato grazie al Metodo THD GateKeeper®.
Il disagio del paziente affetto da incontinenza fecale
Chi si occupa di assistenza dedicata ai pazienti affetti da incontinenza fecale ha il compito di aiutarli ad esternare il loro disagio e contestualmente cercare di comprendere i loro bisogni.
La fonte principale di imbarazzo e sofferenza per questi pazienti è costituita dalle difficoltà nei rapporti sociali, in particolare nella relazione con il partner, difficoltà che possono portare ad un progressivo e volontario isolamento e ad una conseguente sensazione di profonda solitudine.
Ma anche nel contesto lavorativo, il paziente affetto da incontinenza fecale incontra molteplici problemi, legati prevalentemente all’accessibilità e alla condivisione dei servizi igienici con altre persone e alla mancanza di controllo volontario dello stimolo ad evacuare.
Come cambia la vita dei pazienti dopo l’intervento con THD GateKeeper®?
Le testimonianze raccolte parlando con questi pazienti, prima e dopo l’intervento con il metodo THD GateKeeper®, sono molto significative: dopo l’intervento, i pazienti si presentano entusiasti e parlano di un netto miglioramento nella loro qualità di vita.
Questa la testimonianza di uno dei pazienti operati con THD GateKeeper® e seguiti dall’infermiere Carmine Marra.
L’invito di Carmine Marra ai pazienti affetti da questa patologia è quindi di trovare dentro di sé le motivazioni per cominciare a parlare del proprio problema con uno specialista, valutando nuove soluzioni chirurgiche mini-invasive per affrontarlo con successo e riprendere in mano la propria vita.