La colonscopia

La colonscopia è un esame per lo studio del colon che permette una visione diretta della mucosa delle sue pareti interne.

Grazie a questo esame è possibile scoprire eventuali lesioni, ulcerazioni, occlusioni, masse tumorali e polipi all’interno del colon.

Oltre ad essere un esame diagnostico, cioè atto ad indagare cosa provoca determinati disturbi, è anche uno strumento di prevenzione.

Permette infatti di rimuovere all’istante, laddove necessario, dei tumori al loro stadio iniziale, impedendone così lo sviluppo e la successiva degenerazione.

 

A cosa serve la colonscopia?

Generalmente la colonscopia viene erroneamente ritenuta un mero esame per la verifica della presenza di un cancro a livello del colon-retto.

Bensì, viene utilizzata anche per indagare le cause di sintomi che provocano ad esempio dolori addominali, sanguinamento, stipsi, diarrea o tenesmo.

 

La colonscopia è dolorosa?

La colonscopia non può essere classificata come un esame doloroso.

Tuttavia, è da considerarsi un esame fastidioso. Infatti vengono somministrati preventivamente antidolorifici e tranquillanti per attenuare questo senso di fastidio.

I problemi derivano dall’aria che viene insufflata all’interno del colon per far sì che lo strumento passi con maggior facilità.

Provoca infatti la formazione di crampi addominali e in alcuni casi lo stimolo ad evacuare.

 

Come ci si prepara per la colonscopia?

Questo esame ha un iter preparatorio ben definito e che va rispettato, onde evitare l’annullamento dell’esame stesso.

L’intestino deve essere ben pulito per far sì che la visione del colon non sia ostacolata dalla presenza di feci residue.

Ecco gli step principali di preparazione:

  1. Cinque giorni prima dell’esame devono essere eliminate dalla dieta tutte le fibre, cioè non si può mangiare frutta, verdura e crusca.
  2. Il giorno prima dell’esame si deve assumere, durante tutto l’arco della giornata, una soluzione disciolta in acqua che provocherà numerose evacuazioni nel corso del pomeriggio/sera. Per pranzo è consigliata una dieta leggera, mentre alla sera è meglio l’assunzione di un brodo.
  3. Il giorno dell’esame bisogna presentarsi digiuni alla visita.

Per quanto riguarda i lassativi da assumere il giorno prima dell’esame (step 2), essi portano ad un numero elevato di evacuazioni durante l’arco della giornata tale da ripulire tutto il colon.

Le evacuazioni in genere prendono il via entro un’ora e mezza/due dall’inizio dell’assunzione.

Una volta che le scariche saranno acquose e limpide come l’acqua si potrà ritenere terminata la fase preparatoria.

A questo punto quindi il colon è pulito.

 

Come viene effettuata la colonscopia?

L’esame viene condotto attraverso l’utilizzo di una sonda a fibre ottiche flessibile che viene inserita per tutta la lunghezza del colon.

La sonda inserita ha un diametro variabile tra gli 11 e i 13 millimetri ed è munita di microcamera capace di proiettare in tempo reale l’interno del colon sullo schermo del pc.

Durante l’esame vi è altresì la possibilità di effettuare delle biopsie su parti di intestino che risultano sospette.

Il paziente viene fatto accomodare nella classica posizione di Sims, ovvero coricato sul fianco sinistro, e l’esame ha una durata di circa 30-40 minuti.

 

Cosa si può mangiare dopo la colonscopia?

Il ripristino della regolarità intestinale è frutto del successivo riempimento del tubo digerente.

Una volta effettuato l’esame quindi è possibile riprendere la propria dieta quotidiana e le evacuazioni torneranno ad essere regolari solo dopo che l’intestino sarà tornato a regime.

 

Cos’è la colonscopia virtuale?

Da un po’ di anni esiste un altro esame sovrapponibile alla colonscopia tradizionale, ovvero la colonscopia virtuale.

Attraverso una tecnologia particolare, simile alla tac, è possibile effettuare una colonscopia senza introduzione della sonda. In questo modo viene evitata la parte più fastidiosa che la colonscopia provoca.

La colonscopia virtuale permette di studiare le pareti interne del colon in modo del tutto non invasivo, evitando l’uso di sedativi e antidolorifici, riducendo i tempi sia dell’esame che di attesa in osservazione dopo di esso.

Questa tecnica è capace di ricostruire le pareti del colon sul pc grazie all’impiego di radiazioni ionizzanti. Il radiologo quindi potrà osservare “virtualmente” l’interno del colon come se stesse effettuando una colonscopia tradizionale.

L’esame dura pochissimi secondi e la quantità di radiazioni è minima.

 

Quali sono le differenze tra colonscopia tradizionale e colonscopia virtuale?

Se questi due esami portano allo stesso risultato, allora perché non effettuare solo la colonscopia virtuale?

Il motivo è dato dall’impossibilità di azione diretta e immediata in caso di qualche anomalia.

Se infatti la colonscopia tradizionale permette di effettuare biopsie, con quella virtuale non è possibile intervenire.

Bisognerà quindi ripetere l’esame nella maniera tradizionale, andando così ad allungare tempi e sforzi richiesti al paziente stesso.

 

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