Incontinenza fecale: trattamenti a confronto

Incontinenza fecale trattamenti a confronto

A tutti coloro che soffrono di incontinenza fecale può prospettarsi un percorso terapeutico molto vario. Da caso a caso, infatti, i tipi di trattamento indicati possono essere e alquanto differenti. Esistono numerose tecniche chirurgiche per il trattamento dell’incontinenza fecale, con diversi livelli di efficacia e invasività.

Di seguito alcune delle metodiche disponibili per il trattamento di questa patologia:

Metodo THD® GateKeeper

Si tratta di una metodica chirurgica mini-invasiva.

Consiste infatti nell’inserimento di impianti autoespandenti nello spazio intersfinterico, cioè tra lo sfintere interno e quello esterno.

Cosa sono gli sfinteri anali?

Questa tecnica si prefigge lo scopo di andare a dare un supporto a questi muscoli sfinteri, responsabili del contenimento o del rilascio delle feci, ristabilendo quindi la normale situazione di continenza.

I vantaggi che questo metodo presenta sono indubbiamente il poco dolore avvertito dal paziente e la durata richiesta per la convalescenza, generalmente non più di 48 ore cautelative di riposo.

Anche ad anni di distanza, i risultati derivanti da questo intervento sono ottimi. La continenza di gas, feci liquide e solide migliora significativamente e la qualità di vita dei pazienti ne trae immediato beneficio.

Forte degli incoraggianti risultati ottenuti, è stata sviluppata un’altra tecnica chirurgica basata sugli stessi principi, ma da applicare ai casi più severi di questa malattia: il metodo THD® SphinKeeper.

Scopri di più su questa metodica!

Bulking Agents

Cosa sono i bulking agents?

Sono delle sostanze (di norma silicone o collagene) che vengono iniettate sotto la mucosa del canale anale e si prefiggono di contrastare l’incontinenza grazie al loro volume.

Il problema che si può riscontrare con questo tipo di trattamento è la possibile dislocazione delle sostanze, cioè il loro spostamento dalla sede in cui erano stato iniettate in origine.

I risultati che si ottengono potrebbero quindi essere poco duraturi e il paziente potrebbe doversi sottoporre ad altre iniezioni.

Sfinteroplastica

A causa di incidenti o gravi traumi può verificarsi la lesione di uno o entrambi i muscoli sfinteri.

Una volta verificatasi la lacerazione, questi muscoli non riescono più ad avere la giusta forza contrattile e ciò porta alla comparsa di episodi di incontinenza fecale.

La sfinteroplastica ricostruisce questi sfinteri andando a sovrapporre i due lembi che si erano lacerati e, tramite una sutura, permette di ridare continuità al muscolo.

A differenza di altre metodiche, l’anestesia richiesta per la sfinteroplastica è più invasiva: è necessaria infatti un’anestesia generale.

Non è da sottovalutare anche l’invasività dell’intervento a livello di incisioni.

La sfinteroplastica richiede un’incisione perianale estesa, in modo tale da riuscire a individuare i due lembi del muscolo interessato.

Questo perché, col passare del tempo e con le continue contrazioni del muscolo, i due lembi del muscolo sfintere si allontanano sempre più.

Infatti, più passa il tempo più le ripetute contrazioni fanno sì che i due lembi si allontanino in maniera progressiva dalla loro sede anatomica adeguata.

Va da sé che più distanti sono i due lembi da recuperare più estesa dovrà essere l’incisione che verrà praticata.

Inoltre, non bisogna tralasciare un altro aspetto importante legato all’incisione, ovvero la zona in cui viene praticata; la zona interessata è altamente settica per il passaggio delle feci, quindi le possibilità di incorrere in infezioni sono alte.

Graciloplastica

La graciloplastica è un tipo di intervento poco praticato data la sua complessità.

Questo metodo prevede l’utilizzo del muscolo gracile che si trova all’interno della coscia. La graciloplastica tradizionale permette infatti di sostituire o supportare la muscolatura sfinterica tramite il posizionamento di tessuto muscolare prelevato dai muscoli della coscia (muscolo gracile) intorno all’ano.

Questo intervento permette di ottenere un miglioramento dei sintomi nel breve e medio termine ed è adatto ai casi più severi di incontinenza.

La graciloplastica si associa però ad un’alta percentuale di complicanze e a lunghi tempi di recupero. Trattandosi di una tecnica invasiva e complessa, comporta infatti alcuni rischi che a volte possono essere molto seri. Tra le complicanze più comuni troviamo la comparsa di infezioni e dolore nelle zone trattate, defecazione ostruita e peggioramento della continenza nel lungo periodo.

Sfintere Anale artificiale

Lo sfintere anale artificiale consente di sostituire o supportare i muscoli sfinteri tramite l’impianto di una protesi per controllare la chiusura e l’apertura dell’ano.

La procedura più usata prevede l’impianto di un palloncino di silicone e di un manicotto collegato ad una valvola di controllo. La valvola permette al paziente di contrarre e rilasciare gli sfinteri in modo volontario tramite pressione manuale.

Questa procedura consente di ottenere buoni risultati nel controllo dell’incontinenza fecale ed è adatta anche ai gradi più avanzanti della malattia.

Si tratta però di una tecnica molto invasiva con numerose complicanze, tra cui infezioni e malfunzionamenti della valvola di controllo, necessità di re-intervento e rimozione della protesi e difficoltà nell’evacuazione.

I vantaggi del Metodo THD® GateKeeper

THD Gatekeeper® è un intervento chirurgico mini-invasivo eseguibile in anestesia locale. Questa procedura è normalmente di breve durata (30-40 minuti circa) con tempi di degenza ridotti.

Il metodo THD Gatekeeper® consente di trattare l’incontinenza fecale con elevata efficacia e bassi livelli di invasività. Questa tecnica prevede l’utilizzo di protesi biocompatibili autoespandenti per migliorare la funzionalità degli sfinteri e correggere l’incontinenza.

Non sono segnalate in letteratura gravi complicanze durante il trattamento chirurgico o nel post-operatorio. A pochi giorni dall’intervento, molti pazienti riferiscono un netto miglioramento nella continenza. Diversi studi scientifici confermano l’efficacia di queste procedure nel lungo termine.

Soffri di incontinenza fecale o conosci qualcuno in questa situazione?

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