Incontinenza fecale: da cosa può essere causata?
L’incontinenza fecale è una patologia spesso sconosciuta della quale, nella maggior parte dei casi, non si conoscono le cause che portano alla sua comparsa. Il Prof. Carlo Ratto, proctologo del Policlinico Gemelli di Roma, ci aiuta a fare un po’ di chiarezza in merito.
Che cos’è l’incontinenza fecale?
All’inizio di questa intervista, il Prof. Ratto ci spiega in cosa consiste questa patologia e in che modo si manifesta.
Se il concetto di continenza può essere riassunto come la capacità di controllare il passaggio delle feci in modo cosciente e attivo, avendo quindi la capacità di trattenerle ogni qualvolta il momento o il luogo in cui ci si trova non permettano di avere la serenità d’animo per defecare, chi soffre di incontinenza purtroppo non ha questa capacità, quindi le feci possono uscire dall’ano senza che il paziente riesca in modo diretto e conscio ad ostacolarle.
Anche se poco conosciuta tra la popolazione, l’incontinenza fecale condiziona, sotto varie forme e gradi, la vita di circa l’1-2% delle persone. I livelli di incontinenza sono vari: si parte dalla forma più lieve, ossia quella che non permette di controllare i gas, fino ad arrivare a stadi più avanzati in cui la fuoriuscita arriva a coinvolgere anche materiale liquido e solido. Nei casi più severi la persona arriva perfino a non accorgersene, ritrovandosi quindi a vivere forti situazioni di disagio.
Come si può facilmente intuire, la vita di chi ne soffre viene sconvolta radicalmente e si assiste ad un’alterazione del normale equilibrio psico-fisico della persona. L’incontinenza fecale ha un impatto sia sulle normali attività quotidiane che sui rapporti con gli altri, sconvolgendo totalmente vita quotidiana e attività sociali.
Da cosa è causata l’incontinenza fecale?
Come dice il Prof. Ratto, la causa non è solamente una: “l’incontinenza fecale non è dovuta ad un’unica causa, anzi è una condizione che molte volte è multifattoriale, ossia legata a diverse cause”.
La lesione degli sfinteri è sicuramente una delle ragioni più frequenti.
Ma come può verificarsi questa lesione? Nelle donne è spesso uno dei danni provocati dal parto.
“Nel corso del parto possono esserci varie eventualità che questo accada: un parto molto precipitoso o un bambino molto grande può lacerare la zona anale insieme a quella perineale e quindi determinare una lesione degli sfinteri”.
A questi eventi si vanno anche a sommare l’uso di vari strumenti, utilizzati sicuramente più in passato che ora, quali il forcipe e la ventosa, di cui ci si avvale in casi di parto problematico e rischioso. Anche questi strumenti, seppur usati con tutta l’accuratezza del caso, possono arrecare danno agli sfinteri.
Il parto, ahimè per le donne, è spesso fonte di problemi nel lungo termine anche per quanto riguarda l’episiotomia, ossia quella piccola incisione chirurgica che a volte si rende necessaria per agevolare la nascita.
Un’altra causa molto frequente di lesione agli sfinteri, questa volta anche per gli uomini, è da attribuire a precedenti interventi chirurgici.
In questo elenco delle possibili cause non bisogna tralasciare il capitolo degli strumenti chirurgici che, anche se impiegati nella cura di emorroidi o cancri al retto, possono essere dannosi per la salute e l’integrità della zona limitrofa. Strumenti, come ad esempio le suturatrici meccaniche, possono infatti provocare lesioni allo sfintere interno.
Qualcuno di voi soffre di incontinenza fecale e pensa di poterla attribuire ad una delle cause che il Prof. Ratto ci ha illustrato? Condividete con noi la vostra esperienza e raccontateci come avete risolto il problema.
Non lo avete ancora risolto? Siete alla ricerca di un centro qualificato che vi possa capire e aiutare?
Trova un Centro vicino a Casa Tua
Ho un nipote che ha questo problema, è un bambino, ma molto probabilmente è un problema da non sottovalutare. Vorrei sapere se in questi centri possono fare qualcosa a riguardo.
Gentile Carla,
l’incontinenza fecale è un disturbo che in determinate forme può presentarsi anche nei bambini.
Tale diagnosi tuttavia deve essere accertata tramite l’esperienza e la competenza di un medico specialista.
La invitiamo quindi a contattare uno dei centri dedicati al trattamento dell’Incontinenza Fecale per ricevere maggiori informazioni in merito.
In particolare la invitiamo a seguire il nostro blog, in quanto a breve pubblicheremo un articolo in cui il Dott. Cannici della Casa di Cura di Villa Serena di Genova ci parlerà proprio della sua esperienza nel trattamento dell’incontinenza fecale nei bambini.
La ringraziamo per averci contattato e le auguriamo una pronta risoluzione del suo problema.
A presto,
THD Salute e Benessere
Buongiorno, ho il problema di un’inizio di incontinenza urinaria e forse fecale, nel senso che alterno periodi di feci caprine e lieve diarrea, in questo caso, a volte, ho bruciori all’ano e quando vado a controllare perchè, noto piccole fuoriuscite di feci.
Poi vorrei chiedere una cosa che mi sta molto a cuore, mio figlio che ora ha 36 anni, da piccolino ha subito un intervento all’ano, presso l’Ospedale Bambino Gesù, perché, dopo molti accertamenti, tra cui una manometria e una biopsia, è risultato avere poche fibre deputate alla peristalsi, quindi l’intervento è consistito nell’effettuare una piccola incisione in modo da superare questo ostacolo che gli impediva di andare di corpo regolarmente, certamente il problema è stato risolto, ma, mi chiedo, quando sarà anziano avrà problemi di incontinenza? in questa brutta ipotesi, cosa si può fare per prevenire! Grazie della risposta e dei suggerimenti che mi darà, la saluto cordialmente. Alida
Gentile Alida,
innanzitutto grazie per averci contattato.
La sintomatologia da lei descritta può essere associata a diverse patologie.
Per questo il consiglio che le possiamo dare è quello di rivolgersi ad uno specialista in modo che possa valutare attentamente tutti i suoi sintomi e fornirle una diagnosi quanto più accurata possibile. Solamente dopo un’attenta valutazione del caso specifico si può arrivare a trovare un’aiuto concreto.
Le consigliamo di rivolgersi ad un proctologo. Per questo la invitiamo a dare un’occhiata ai centri THD in modo da trovare lo specialista più vicino a casa sua.
Qualora lei volesse informarsi e capire meglio quali sono i diversi tipi di incontinenza fecale, in questo articolo il Prof. Ratto ne parla in maniera approfondita.
Venendo ora alla situazione di suo figlio, ci sentiamo di dirle di stare tranquilla se non c’è nessun disturbo attualmente.
La corretta funzionalità dei muscoli responsabili del contenimento e del rilascio delle feci può essere valutata con un semplice esame diagnostico, la manometria anale. Questo esame è quello più indicato per valutare il corretto funzionamento degli sfinteri anali e può essere d’aiuto anche nella prevenzione di future patologie.
Le consigliamo di leggere i nostri articoli dedicati alla manometria, in modo da capire di cosa si tratta e cosa aspettarsi da questo esame.
Invitiamo suo figlio ad esporre tutti i dubbi e le perplessità del caso al medico di fiducia o a rivolgersi ad uno dei centri THD per poter avere questo tipo di risposte.
Le auguriamo di poter risolvere il suo problema quanto prima e di poter riprendere in mano la propria vita con serenità.
A presto,
THD Salute e Benessere
è utile un intervento di sfinteroplastica in caso di incontinenza fecale di media entità per via di un assottigliamento grave del muscolo dell’ano?
Gentile Sara,
abbiamo chiesto direttamente al Dott. Carlo Ratto del Policlinico Gemelli di Roma una sua opinione in merito.
Il Dott. Ratto ci risponde:
Va premesso che la sfinteroplastica viene eseguita in caso di lesione sfinteriale (in particolare, dello sfintere esterno o di entrambi).
Non ha quindi senso dal punto di vista chirurgico eseguire una sfinteroplastica se non esiste una lesione sfinteriale.
Può tuttavia esistere un assottigliamento globale dello spessore sfinteriale ma, se ciò è in assenza di una lesione, la sfinteroplastica non ha motivo di essere eseguita.
E’ di conseguenza fondamentale la valutazione diagnostica.
Dalla risposta del Dott. Ratto emerge quindi la necessità di effettuare una visita di controllo per avere tutte le informazioni necessarie per effettuare una diagnosi corretta, e quindi capire come procedere.
In caso fosse interessata a effettuare una visita direttamente con il Dott. Ratto può trovare i suoi contatti sulla pagina del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma.
Se invece fosse interessata a trovare un centro THD più vicino a casa sua, può ricercare la sua località nella mappa qua sopra e contattare il centro per lei più comodo.
Nel frattempo grazie ancora per la sua domanda.
A presto,
Blog THD Salute e Benessere
salve sono una ragazza di 21 anni fin da bimba ho un problema di incontinenza cosa posso fare ? abitando in ticino non so se ci sia un aiuto anche qui e da cosa può essere causato questo problema ?
Gentile lettrice,
grazie per averci contattato.
La cosa migliore da fare per risolvere il suo problema e capire da cosa può essere stato causato è quella di rivolgersi ad un proctologo. Solo dopo aver esaminato il suo caso specifico sarà possibile fare una corretta diagnosi e trovare una soluzione.
Nella mappa che può trovare a fine articolo sono indicati tutti i centri che trattano l’incontinenza fecale con il Metodo THD GateKeeper. La invitiamo a scrivere nell’apposito campo il nome della sua città e le verranno mostrati tutti i centri più vicini a casa sua e i relativi specialisti a cui rivolgersi.
Le auguriamo di poter risolvere quanto prima il suo problema e di poter ritrovare la serenità che si addice alla sua giovane età.
A presto,
THD Salute e Benessere
mia madre ha subito l’intervento di prolasso e dopo alcuni mesi ha avuto un problema , l’incontinenza fecale , io vorrei sapere se questa incontinenza gliel’ha provocata questo intervento, oppure questo problema gli e’ venuto per la sua avanzata eta’.
Gentile Anna,
grazie per averci scritto.
L’incontinenza fecale può avere diverse origini tra cui quelle da lei suggerite.
Tuttavia l’unico modo per conoscere l’origine del problema è la visita proctologica.
Grazie ad esami indolori come la manometria anale e l’ecografia transanale può rilevare eventuali danni ai muscoli sfinteriali.
La invitiamo quindi a contattare il medico che l’ha curata o uno specialista della proctologia THD.
Solo un medico può fornirle una risposta chiara ed esaustiva.
A presto,
THD Salute e Benessere