Quando bisogna operarsi di emorroidi?
Con l’avanzare dell’età i problemi di emorroidi aumentano.
Raggiunti i 50 anni almeno il 50% delle persone soffre di emorroidi.
Ma quando è necessario operarsi? Ne abbiamo parlato con il dott. Francesco Cannici, chirurgo specializzato in coloproctologia.
Le emorroidi devono essere sempre operate?
Secondo il dott. Cannici è importante fare una distinzione tra emorroidi sintomatiche e asintomatiche.
In tutte le persone esistono infatti le emorroidi interne ed esterne, in quanto facenti parte della normale anatomia umana.
Le emorroidi interne sono un complesso di vasi sanguigni presenti lungo le pareti del canale anale. Quando sono in condizioni normali non si nota la loro presenza, e svolgono un ruolo importante nel contenimento delle feci.
Le emorroidi esterne sono dei cuscinetti ricoperti dall’anoderma presenti al di sotto della linea dentata ed in prossimità dell’ano.
Emorroidi interne ed esterne che non presentano sintomi patologici vengono definite “emorroidi asintomatiche”.
Le emorroidi asintomatiche non devono quindi essere operate se non presentano disturbi quali dolore, sanguinamento o prurito.
Come ricorda il dott. Cannici “ha un’evidenza assolutamente importante la sintomatologia, non solo il quadro che noi vediamo alla visita e in anoscopia”.
Cosa si può fare prima di operare le emorroidi?
In caso le emorroidi diano fastidio e siano presenti in gradi non elevati, è innanzitutto consigliabile modificare il proprio stile di vita e la propria dieta.
Uno stile di vita sedentario favorisce il prolasso emorroidario e peggiora il microcircolo venoso.
Per ovviare a ciò è indicato fare attività fisica regolare e che non preveda sollevamento di pesi eccessivi.
Unitamente a ciò è possibile integrare nella propria dieta i bioflavonoidi, ovvero sostanze di origine naturale che favoriscono il microcircolo.
Esistono in commercio diversi integratori, ma THD Fleben® 1000 si distingue per la quantità e la qualità di bioflavonoidi in esso contenuto.
Anche l’alimentazione ha un ruolo fondamentale nella gestione delle emorroidi: è consigliabile infatti avere un’idratazione corretta al fine dal mantenere le proprie feci della giusta morbidezza.
Feci troppo dure possono infatti causare uno sforzo sulla muscolatura interna e portare ad un prolasso emorroidario.
Per trovare una giusta consistenza delle feci è possibile aggiungere alla propria dieta THD Fibraid® un integratore a base di fibre di origine naturale che aiuta l’intestino a ritrovare la propria regolarità.
E se questo non bastasse?
Esistono interventi ambulatoriali che possono essere effettuati in breve tempo.
Tra questi la legatura elastica delle emorroidi.
Si tratta di un semplice intervento ambulatoriale durante il quale le emorroidi vengono legate con un piccolo anello elastico che riduce l’afflusso di sangue e quindi il loro gonfiore.
Si tratta di una procedura molto semplice, veloce e poco dolorosa, ma che deve essere vista come un primo tentativo prima di arrivare all’operazione vera e propria.
Quando bisogna operarsi?
Una volta provati tutti gli approcci elencati, se le emorroidi continuano a presentarsi con una sintomatologia patologica, allora è possibile ricorrere a un’operazione chirurgica vera e propria.
Esistono diverse metodiche che possono essere impiegate per trattare la patologia emorroidaria.
Solo un medico specialista può consigliare il metodo corretto per la specifica persona.
Tra le metodiche specifiche per le emorroidi si trova il metodo THD® Doppler.
Si tratta di un metodo veloce, mini-invasivo e che riporta le emorroidi nella loro posizione corretta, preservandone la funzione di contenimento delle feci.
Non perdere tempo: mettiti in contatto con uno specialista della coloproctologia e risolvi i tuoi problemi!