Ragadi Anali: Cosa Fare?

Le ragadi anali sono un problema molto frequente.

Abbiamo chiesto al Dott. Ezio Veronese, proctologo dell’Ospedale di San Bonifacio (VR), di spiegarci cosa sono le ragadi anali e soprattutto cosa fare quando non guariscono.

 

Cosa sono le ragadi anali?

Le ragadi anali sono un taglietto che si forma sul bordo del canale anale.

Nella maggior parte dei casi si presentano nella parte retrostante dell’ano, ovvero la commisura posteriore.

Ciò avviene perché le fibre muscolari a livello posteriore si incrociano e quindi garantiscono una resistenza minore: questo è uno dei fattori che comportano una guarigione rallentata del taglio.

 

Perché non guariscono da sole?

Le ragadi non guariscono da sole perché spesso sono accompagnate da una consistenza sbagliata delle feci.

Chi soffre di stitichezza presenta feci dure, che al momento dell’evacuazione creano ulteriori danni nella zona interessata dalla ragade.

Chi soffre di diarrea presenta invece feci acide, che quindi irritano il tessuto del canale anale che già soffre per il taglio.

In secondo luogo, la ragade anale spinge il muscolo che circonda l’ano a contrarsi, sviluppando l’ipertono sfinterico. Questa contrazione costante rallenta la normale cicatrizzazione della ragade.

 

Cosa succede se non si curano?

Quando non riescono a guarire, dopo circa 6 settimane diventano ragadi anali croniche.

Nelle ragadi anali croniche il taglio diventa più profondo andando ad interessare il muscolo sfintere.

Si formano quindi dei bordi callosi e compare il nodulo sentinella che è di più difficile trattamento e che spesso impone un intervento chirurgico.

 

Cosa fare in caso di ragadi anali?

La prima cosa da fare è prenotare una visita dal proctologo.

Solo un medico infatti può prescrivere il trattamento corretto per le ragadi: esistono infatti diversi approcci a questa patologia.

Tra questi c’è anche Levorag®, coadiuvante per il trattamento della ragade anale.

Contemporaneamente, è necessario correggere la consistenza delle feci tramite un’alimentazione specifica per le ragadi anali.

 

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