Ecografia transanale: cos’è e a cosa serve
Sapete cos’è l’ecografia transanale, a cosa serve e quali patologie permette di diagnosticare?
Ve lo spieghiamo in questo articolo!
Ecografia transanale: cos’è
L’ecografia transanale (EAUS), conosciuta anche come ecografia endoanale, è un esame specialistico che permette di valutare l’anatomia e la morfologia del canale anale.
Con questo test diagnostico è quindi possibile identificare eventuali anomalie alla base di disturbi invalidanti come l’incontinenza fecale e la sindrome da defecazione ostruita.
Ecografia transanale: a cosa serve
In presenza di malattie anorettali o sintomi specifici, lo specialista può prescrivere un’ecografia transanale a 360° per fare una diagnosi accurata e identificare eventuali alterazioni.
Gli ecografi transanali più moderni consentono di effettuare un’ecografia transanale a 360° per:
- valutare malattie anorettali benigne, come fistole, ascessi, ragadi anali, lesioni sfinteriche post parto, lacerazioni post-chirurgiche a seguito di interventi nella zona anale.
- identificare e localizzare con precisione neoplasie anali.
Differenza tra ecografia transanale ed ecografia transrettale
A volte si confonde l’ecografia transanale con altre tipologie di ecografie transrettali, come quelle effettuate dall’urologo, che però utilizzano sonde che non consentono di vedere a 360° le strutture anatomiche coinvolte. Esiste inoltre l’ecografia transrettale per lo studio del retto.
Ecografia transanale: preparazione
Prima dell’esame, lo specialista potrà prescrivere uno o più clisteri di pulizia. Non è necessario il digiuno.
L’esame ecografico è un’indagine di secondo livello che deve essere preceduta da una visita proctologica. In questo modo il proctologo può decidere se eseguire o meno l’esame, in presenza di sospetti diagnostici specifici.
Ecografia endoanale: fa male?
L’ecografia endoanale è un esame diagnostico mini-invasivo, normalmente poco fastidioso e non doloroso.
Come si svolge l’esame?
Durante l’esame, lo specialista introduce delicatamente nel canale anorettale una sonda ad ultrasuoni, opportunatamente lubrificata, e osserva le strutture anatomiche coinvolte sull’ecografo.
Gli ecografi di ultima generazione sono dotati di sonde a ultrasuoni rotanti. Queste sonde offrono una visione a 360° del pavimento pelvico e degli sfinteri anali con un alto livello di dettaglio.
L’esame dura di solito 5-10 minuti circa e permette di avere subito il risultato per valutare l’iter diagnostico-terapeutico più idoneo.
Ecografia transanale a 360°: vantaggi
L’ecografia transanale è quindi un esame fondamentale per l’accurata diagnosi di numerosi disturbi anorettali e presenta numerosi vantaggi:
- è mini invasivo
- è di breve durata
- permette di valutare sia l’anatomia che il funzionamento dei muscoli sfinterici
- non richiede sedazione
Inoltre, a differenza dell’ecografia tradizionale, l’ecografia transanale a 360° consente di visionare nel dettaglio i muscoli sfinterici, gli spazi intorno al canale anale ed eventuali lesioni.
Ecografia endonale: dove farla
In caso di disturbi anorettali o sintomi riconducibili a patologie anorettali, è importante rivolgersi al più presto a uno specialista proctologo che durante una visita proctologica approfondita valuterà l’iter diagnostico e terapeutico più appropriato.
Quindi se soffri di emorroidi, ragadi anali, incontinenza oppure se noti perdite di sangue, ascessi o neoformazioni nella zona anorettale, non perdere tempo e prenota subito una visita.