Stipsi e Cancro del Colon: Un Legame da Non Sottovalutare

Conosci il legame tra stipsi e cancro del colon?
La stipsi è un problema molto diffuso: colpisce infatti milioni di persone in tutto il mondo. Spesso trascurata o trattata come un semplice fastidio, in realtà può essere un sintomo da approfondire e, in alcuni casi, un possibile fattore di rischio per malattie più serie, tra cui il cancro colorettale.
Oggi vedremo il legame tra stipsi cronica e cancro colorettale, l’importanza della prevenzione e il ruolo centrale di una corretta alimentazione.
Stipsi: cos’è?
La stipsi, detta anche stitichezza, è un disturbo contraddistinto da un rallentamento del transito intestinale e può manifestarsi con feci dure, difficoltà ad evacuare o una frequenza di evacuazione inferiore a tre volte alla settimana.
La stipsi può essere classificata come acuta o cronica e le sue cause possono includere dieta povera di fibre, scarsa idratazione, sedentarietà, l’assunzione di alcuni farmaci, patologie endocrine e neurologiche, nonché condizioni anatomiche intestinali.
La stipsi come fattore di rischio per il cancro del colon
Uno studio pubblicato su Alimentary Pharmacology & Therapeutics nel 2014 da K. Johanson e M. Kralstein ha analizzato oltre 114.000 pazienti, di cui circa 28.000 con stipsi cronica. I risultati sono significativi: nei soggetti stitici si è riscontrata una prevalenza di cancro colorettale del 2,7%, rispetto all’1,7% del gruppo di controllo. Inoltre, la presenza di polipi benigni (precursori dei tumori) era più che doppia nei pazienti con stipsi (24,8% contro 11,9%).
Questi dati suggeriscono che la stipsi, soprattutto se severa, potrebbe aumentare il tempo di contatto della mucosa intestinale con sostanze potenzialmente cancerogene contenute nelle feci, favorendo processi infiammatori e la trasformazione delle cellule intestinali.
Ma come si collega la stipsi al cancro del colon?
L’evoluzione neoplastica nel colon-retto parte spesso dalla degenerazione di polipi benigni, come confermato dalla Fondazione Umberto Veronesi e dall’AIRC (2023). Un ambiente intestinale stagnante, ricco di sostanze irritanti e cancerogene, può favorire questa evoluzione. Nelle localizzazioni a sinistra del colon (sigma e retto), dove il transito è più lento, il rischio è maggiore, e la stipsi può manifestarsi come primo sintomo.
In seguito, la compressione o infiltrazione tumorale può ridurre il calibro dell’intestino, provocando un ulteriore rallentamento del transito delle feci. Si crea così un circolo vizioso che aggrava ulteriormente la stipsi.
Sintomi e diagnosi: quando preoccuparsi?
La presenza di stipsi cronica deve sempre essere presa seriamente e valutata con attenzione da uno specialista proctologo, soprattutto se è associata a:
- Sanguinamento anorettale
- Dolori addominali persistenti
- Perdita di peso inspiegabile
- Anemia
- Feci nastriformi o di calibro ridotto
In questi casi è indicata l’esecuzione di esami diagnostici come la colonscopia, che permette non solo di individuare tumori e polipi, ma anche di rimuoverli preventivamente. Dopo i 50 anni è inoltre fondamentale partecipare ai programmi di screening.
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Il ruolo chiave dell’alimentazione e delle fibre
Una delle strategie più semplici ed efficaci a tua disposizione per prevenire sia la stipsi è adottare un’alimentazione ricca di fibre alimentari. Le fibre, presenti in frutta, verdura, cereali integrali e legumi, aumentano il volume delle feci, ne ammorbidiscono la consistenza e accelerano il transito intestinale.
Le fibre, inoltre, favoriscono lo sviluppo di una flora batterica intestinale benefica, che produce acidi grassi a catena corta con effetti antinfiammatori e protettivi per la mucosa del tuo intestino.
Se non riesci ad assumere un adeguato quantitativo di fibre con la sola alimentazione, puoi aiutarti con integratori ad elevato contenuto di fibre come THD FibrAid.
Tuttavia, oltre a un’adeguata assunzione di fibre, è importante anche:
- Bere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno
- Evitare eccessi di carne rossa e insaccati
- Limitare l’uso di lassativi stimolanti, preferendo approcci naturali
- Mantenere un’attività fisica regolare
Stipsi: un segnale importante
La stipsi non è solo un disturbo funzionale ma, se persistente e di recente insorgenza, può rappresentare un importante segnale di allarme. Gli studi disponibili indicano che esiste un’associazione tra stipsi cronica e un aumentato rischio di sviluppare polipi o tumori colorettali.
La prevenzione comincia a tavola: una dieta equilibrata e ricca di fibre, uno stile di vita attivo e la partecipazione allo screening sono le armi più efficaci per proteggere la salute del nostro intestino. In caso di sintomi sospetti, è fondamentale non trascurarli e rivolgersi al medico per un approfondimento diagnostico tempestivo.
Anche in questo caso prevenire è una scelta. La tua.
Fonti:
Johanson K., Kralstein M. (2014). Association Between Chronic Constipation and Colorectal Cancer. Alimentary Pharmacology & Therapeutics. DOI: 10.1111/apt.12637
Istituto Nazionale dei Tumori di Milano (2021). Gestione della stipsi nei pazienti oncologici.
Fondazione Umberto Veronesi (2023). Tumore del colon-retto: cause, sintomi e prevenzione.
AIRC (2023). Cancro del colon-retto: sintomi e diagnosi precoce.
Manuale MSD (2024). Stipsi: diagnosi e trattamento.