Incontinenza fecale paradossa: che cos’è?

Quanti di noi hanno sentito parlare di incontinenza fecale paradossa e sanno di cosa si tratta? Lo chiediamo al Dr. Enrico Magni, chirurgo coloproctologo dell’Ospedale Privato Villa Serena.

 

Che cos’è l’incontinenza fecale paradossa?

L’incontinenza fecale paradossa è un sintomo molto importante che si manifesta nei pazienti con problemi al muscolo sfinteriale esterno.

Questa forma di incontinenza è caratterizzata dal mancato rilasciamento del muscolo sfinteriale esterno che determina nel paziente l’impressione di avere delle perdite, pur non riuscendo mai a svuotare del tutto l’ampolla rettale.

Si tratta di una problematica molto complessa perché l’alvo del paziente con incontinenza fecale paradossa ha un aspetto stitico, ma allo stesso tempo presenta difficoltà di continenza.

 

L’importanza di una diagnosi accurata

È quindi importante inquadrare fin da subito il problema rivolgendosi ad uno specialista affinché possa fare una corretta diagnosi corredata da esami diagnostici mirati.

La manometria anorettale è un esame ambulatoriale che si pone a completamento dell’iter diagnostico dell’incontinenza fecale. Assieme all’ecografia ad ultrasuoni, la manometria permette infatti di identificare la presenza di questa patologia e le sue cause, rilevando le pressioni che il paziente è in grado di sviluppare all’interno del canale anale.

 

Come affrontare il problema

Una volta inquadrato il problema con una diagnosi accurata, come possiamo risolverlo? Il Dr. Magni ci indica le azioni da intraprendere per affrontare e trattare questo disturbo in modo completo ed efficace.

 

La riabilitazione del piano perineale

Per prima cosa è fondamentale rieducare la zona con la fisioterapia del piano perineale. Il Dr. Magni spiega che presso l’Ospedale Privato Villa Serena “ci si avvale di una fisioterapia mirata alla riabilitazione di questi muscoli che permette di valutare attentamente se sono presenti anche altre patologie concomitanti nella zona colpita”.

 

La valutazione psicologica del paziente

Per essere efficace, il trattamento dell’incontinenza paradossa deve necessariamente incidere, oltre che sulla componente muscolare, anche sulla componente psichica attraverso una valutazione psicologica del paziente e conseguente terapia.

 

Il cambiamento delle abitudini alimentari

È poi fondamentale agire sulla sintomatologia dell’incontinenza paradossa sia attraverso il cambiamento delle abitudini alimentari del paziente che attraverso l’utilizzo di sostanze che agiscono sulla consistenza delle feci rendendole più morbide e aiutando a regolarizzare il funzionamento dell’intestino.

 

Proprio per la molteplicità dei fattori coinvolti, il trattamento di questo disturbo risulta spesso complesso e può richiedere la collaborazione di più specialisti.

 

 

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